DESCRIZIONE DELL’OPERA:
L’opera è una realizzazione in sitle bizantino del periodo di transizione dall’epoca Comnena al epoca Paleologa. Trae ispirazione dalla tradizione patristica e spiritual ortodossa, alla base dei grandi programmi iconografici murali. “La più Alta dei cieli” guarda insieme con Gesù Cristo dal trono il nostro cammino verso la salvezza, che sarebbe stata irrealizzabile senza la nascita indicibile, e molto piu difficile senza le sue preghiere. Da un punto di vista teologico, l’icona della Vergine Maria rappresenta il più alto essere umano per cui è stato realizzato lo scopo dell’incarnazione: la deificazione dell’uomo. Questa rappresentazione della “Theotokos Panachrata” si può trovare nei vasti periodi d’arte Cristiana. La prima testimonianza si ha nel 392 a Cipro, alla tomba di San Lazzato. Ricordiamo rappresentazioni come l’icona di “Santa Maria tra San Teodoro e San Giorgio” nella tecnica encaustica dell’ VII secolo, nel Monastero di Santa Caterina sul Monte Sinai; un’altra al Duomo di Monreale.
PROFILO:
Andrei Zahan è nato a Târgu-Mureș in Romania, il 24 Maggio 2003. Si trova a Palermo per il progetto Erasmus con l’Accademia di belle arti. Andrei è un giovane artist ache rappresenta le icone con lo stile bizantino; la sua arte è caratterizzata da un approccio interdisciplinare e sperimentale. Le fonti da cui attinge sono di natura sacra, ma anche profana, sempre sotto il segno del cambiamento, caratteristico per gli artisti emergenti. Ha studiato al liceo artistico di Târgu-Mureș, specializzandosi in pittura. Ha compiuto nel 2022 corsi di restuaro . Nel 2019 ha allestito la prima mostra personale.