DESCRIZIONE DELL’OPERA:
L’impatto con l’opera ci riporta verso una dimensione fisicamente percettiva, le cui emozioni nascono dai nostri sensi. Lo spettatore viene ammesso alla presenza dell’oggetto artistico in maniera frontale. Vincolata al muro da un sostegno invisibile, l’opera con bordi irregolari appare come sospesa nello spazio circostante grazie all’assenza di spazi definiti , la parete diventa lo spazio dell’opera in se. Per la religione cristiana la verginità di Maria rappresenta il mistero del concepimento di Cristo è e deve rimanere inafferrabile. Il significato profondo di quest’opera sta nella consapevolezza che, nel tempo disilluso e laico della nostra epoca, l’uomo vuole provare a sfidare tutto, per cercare di entrare in contatto e comprendere il mistero del sacro.
PROFILO:
Massimo Oliveri è nato ad Avola nel 1966. Già da piccolino a scuola era molto bravo nel disegno artistico tecnico. Da lì, i suoi presero la decisione di iscriverlo all’Istituto d’arte di Piazza Turba a Palermo. Qui ebbe professori importanti che gli insegnarono le tecniche giuste: nell’arte del disegno con la professoressa Fiore, nelle tecniche Plastiche la professoressa D’orazio e nel disegno tecnico il grande professore Forzisi della CURIE. Da li poi si è messo a girare l’Italia in lungo e largo ma le città preferite che gli diedero più ispirazione furono Firenze, Roma, Verona e Milano. In Sicilia: Taormina, Marsala, Trapani, Erice, Catania, Palermo e in ultimo Cefalù, dove fece un’esperienza straordinaria nel mondo dello spettacolo di intrattenimento al Calton, iniziando come Scenografo all’Aeroviaggi e poi a Sciacca come Direttore Artistico. In seguito ha continuato a fare collettive ed eventi vari facendo istallazioni artistiche. Nel 1995 divenne Catalogatore Beni artistici ed architettonici a Bagheria a Villa Cattolica. Quello che Oliveri vuole comunicare attraverso il suo fare artistico non si riassume in una formula stilistica, non vuole raggiungere un tale stile o livello formale. Si interessa comunque a diversi “temi”: la rappresentazione dell’energia e del colore, il concetto di tempo e spazio, la ritualità del gesto artistico immediato. Si ispira a diversi artisti: Kandinskij, Malevic, Klein e Mondrian. Ha cercato di trarre spunto da alcune loro opere. Un grande contributo gli è stato dato anche dai maestri surrealisti, per molti versi fonte di ispirazione. Una parte importante della sua pratica artistica è inoltre il disegno. Attraverso esso può immediatamente trascrivere un’idea e svilupparla. Fa uso di diversi mezzi: dalla semplice matita a diversi tipi di pennarelli e inchiostri. Ciò che trova in un ambito, cerca di tradurlo con un’altra tecnica e mezzo espressivo. La sue ultima serie con monocromi dalle tinte cangianti e pastello, fa capolino. Una parte della sue ricerca è inoltre incentrata sull’arte del designer di oggetti di uso quotidiano